Дата публикации переводов: 9 июля
Начало коллективного обсуждения: 11 июля
К рассмотрению и потрошению предлагается отрывок из книги Marilù S. Manzini "Il quaderno nero dell'amore":
ARRANCANDO VERSO IL SUCCESSO
“Anna sei tu?” domando simulando un tono rauco e tenendo un fazzoletto piegato tra la mia bocca e il ricevitore per attutire la voce.
“Si, sono io, chi parla?”
“Ah per fortuna che si già in radio!”
“Si ma chi parla?” ripete le dall’altra parte del cavo. Funziona, penso.
“Sono Paola, non mi riconosci?”
“Ah Paola, sei tu?” allontana il ricevitore e sento che parlotta con qualcuno di scalette e brani. “Alza la voce, non ti sento bene” fa ricomparendo al telefono.
“Scusami ma non ce la faccio, ho la gola in fiamme.”
“Ah... capisco.”
“E’ davvero una fortuna per me trovarti già al lavoro.”
“Sono le 10 e 40: dove dovrei essere? Tu piuttosto? Dovresti essere qui da almeno quaranta minuti” lancio un occhiata disperata in direzione dell’orologio alla parete: le 10 e 40 minuti! Sono quasi le 11 e io mi sono appena alzata!
“Ma cos’hai? Dove sei?”
“Sono a casa” raschio con la gola.
“Sei ancora a casa?”
“Sono malata. Ho della... delle placche in gola” tentenno. Così non va bene, non va affatto bene, devo essere più sicura, forza Paola, usa il cervello, ti sei appena alzata ma ce la puoi fare. “Sì, delle enorme placche gialle piene di pus appiccicate alle tonsille!” dico tutto d’un fiato. E la cosa riesce piuttosto bene, brava Paola, meglio, molto meglio.
“Davvero?”
“Ho anche la febbre molto alta, 38 e mezzo, quasi 39, proprio sull’orlo, non mi reggo nemmeno in piedi” dico, e sono credibile, una grande attrice.
“Precisamente cosa ti ha detto il dottore?”
“Il dottore?”
“Il medico, quello da cui ci si fa visitare quando si sta male.”
“Il dottore, certo il dottore, è che non avevo sentito bene, ho del muco che mi chiude anche le orecchie, sono una boule di muco vivente.”
“Allora?”
“Che sono infettiva, assolutamente e terribilmente infettiva! Mi ha pregato d non avvicinarmi a nessuno per evitare di scatenare un’epidemia influenzale, sai adesso con la paura dell’aviaria!” enfatizzo come meglio riesco.
“Caspita! Sarà meglio che non ti avvicini alla radio allora!”
Ci ha creduto! E vai!
“Per quanto pensi ne avrai? Mi domanda assente e sento qualcuno che le chiede qualcosa “prima Elisa e dopo I Gemelli Diversi, anzi no, spezza con una straniera, la nuova di Björk” ordina a qualcuno “allora quando torni abbiamo bisogno,,, il notiziario?”
“Il medico” e lo sottolineo bene questa volta “mi ha detto di non sforzare le corde vocali per un paio di giorni” prendo un gran respiro “forse solo oggi, o magari anche domani, al massimo tre giorni” aggiungo timidamente e mi sento in imbarazzo come quando mia madre mi scoprì a leggere il diario soft-porno di Laura Palmer.
“Prima, dal tono della tua voce, pensavo ti fossi appena alzata” mi dice gelida.
“Appena alzata? Oh no...”
“D’accordo, avvertirò il direttore che non verrai.”
“Grazie, sei un angelo.”
Ce l’ho fatta! L’ha bevuta!
“Ah Paola, ricordati di curarti” aggiunge con un tono in bilico tra il sarcastico e il provocatorio.
“Certo, grazie, ciao” taglio corto e attacco in fretta il ricevitore come una ladra.
Anna è troppo intelligente, troppo furba per avermi creduto. Accidenti! Forse avrei dovuto chiamare il direttore in persona. Chissà cosa gli racconterò, se mi ha cappellata. Potrebbe dirgli che ho preso un tronca da paura. Potrebbe dirgli che ero talmente sfatta che ho preferito starmene a casa al calduccio, che mi tirava il culo andare al lavoro, che mi sono inventata una cazzata megagalattica, che ho simulato un’orrenda malattia con tanto di pus blobinfettivo. Potrebbe ricordargli tutti i giorni d’assenza che ho già fatto in questo mese. Peggio ancora, tutti i giorni che mi sono presa durante l’anno per: malattia, vacanze, appuntamenti irrevocabili, visite dentistiche, matrimoni, gravi problemi famigliari, così tanti funerali che a quest’ora dovrei avere fatto fuori più gente della mafia. Ma che cazzo, Anna non è mica Cassandra. Anno non è una fottuta sensitiva. Tutto a posto, tranquilla, respira. Devi mantenere la calma come tu ha insegnato l’ultimo libro che hai letto: Come farla franca. Cento modi per evitare l’ansia e le rotture di coglioni. Inspira ed espira. Sei solo paranoica, s’è bevuta tutte le tue cazzate. Ora puoi tranquillamente rimetterti a gironzolare per casa trascinando i piedi, ritornale a letto rigirandoti tra le lenzuola, o berti una bella tazza di tè mentre poltrisci davanti alla tv. Ecco quello che farò.
Rannicchiarsi sul divano cazzeggiando, adoro.
Telecomando e sigarette.
Rapida carrellata mattutina.
Canale 24 mi offre un telefilm americano, fastidio.
Canale 56 propone un documentario sulle balene, fastidio.
Rete 9 la solita telenovela importata dal Sudamerica, fastidio.
Rete 70 l’onnipresente Dioniso, fastidio.
Canale 33 affronta uno speciale sui dati d’ascolto di Tribuna mondiale della serata precedente… parole, parole, dati d’ascolto… bla, bla, bla… faccio finta d’essere interessata ma proprio non ci riesco, provo ad ascoltare ma le parole corrono una maratona intorno alla mia testa come se avessi una ghirlanda di fiori, che poi si trasforma in un’aureola: sono una santa! Solo una santa guarderebbe un programma del genere. Una santa che prova interesse per un programma sui dati d’ascolto. Mi sento tanto una santa del marketing, un’intellettuale dell’auditel, basta poco. Adoro. Che bella sensazione. E poi la telecamera inquadra Flavia l’assistente tutto fare. E la rabbia si tramuta in odio e monta fino al cervello. Tu,piccola assistente saputella che avrai fatto più pompe della Lewinsky, odio. Odio le assistenti già in video. Odio.
Краткие сведения о главной героине: девица около 25 лет, рост 181 см, без царя в голове, была с раннего детства таскаема мамашей по всяким рекламным агентствам и конкурсам, в 20-летнем возрасте участвовала в "Мисс Италии", в модели не прошла из-за 44-го размера, стать кинозвездой мирового уровня тоже не вышло в силу профнепригодности - не прошла ни одного отбора, поэтому мамаша на нее обиделась, лишила карманных денег и велела идти работать. Она нашла работу на маленькой радиостанции, но работать ей, белоручке и недоучке, есесссенно, неохота и не упало никуда. Больше всего она любит тыкать в телевизионный пульт, читать гороскопы и шляться по клубам.